L'orientamento professionale e il sostegno per il futuro lavoro dovrebbero essere integrati nei programmi scolastici fin dalle primissime fasi dell'istruzione. In base alle ricerche, gli studenti che hanno un progetto professionale hanno maggiori probabilità di portare a termine gli studi e di impegnarsi maggiormente a scuola. Questo aspetto può essere approfondito separatamente o essere integrato nel programma scolastico, ad esempio nel contesto di materie diverse. Gli approcci più efficaci tendono a combinare un'ampia gamma di attività curricolari ed extracurricolari, che possono comprendere programmi di esperienza lavorativa, attività di affiancamento sul lavoro, giochi di ruolo sulle carriere (career games), o lezioni di prova e fornire sostegno nell'istruzione tradizionale e alternativa (come l'istruzione e formazione professionale basata sul lavoro).
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Gli insegnanti svolgono un ruolo importante nell'incoraggiare gli studenti a perseguire i propri interessi e ad acquisire abilità e competenze utili per le loro aspirazioni professionali. Una formazione efficace in vista del lavoro deve comunque mobilitare diversi soggetti (consulenti pedagogici, genitori e datori di lavoro).
Uno studio del 2016 sui percorsi di apprendimento alternativi del progetto di ricerca sulla riduzione dell'abbandono scolastico in Europa (RESL.eu) ha evidenziato che gli approcci di apprendimento basato sul lavoro compensano la mancanza di insegnamenti pratici nell'istruzione generale basata sulla frequenza scolastica e possono prevenire l'abbandono scolastico. Molti studenti sono più portati per un apprendimento basato sul lavoro, in cui il contesto di apprendimento è pratico e spesso più maturo. Ciò nonostante, i giovani spesso vengono indirizzati verso l'apprendimento basato sul lavoro solo dopo una serie di esperienze scolastiche negative e/o il disimpegno scolastico. Una forte critica espressa dagli studenti e dal personale coinvolto nello studio riguarda il fatto che gli operatori – anche specializzati nell'orientamento – non sempre conoscono a fondo le opzioni disponibili per l'apprendimento basato sul lavoro e di conseguenza non forniscono informazioni corrette e tempestive circa le opzioni di apprendimento duale (formazione alternata scuola-lavoro) durante il percorso scolastico degli studenti.
Per maggiori informazioni:
Rete europea per le politiche di orientamento permanente (ELGPN), Early School Leaving and Lifelong Guidance, Concept Note No. 6, coordinata dall'Università di Jyväskylä, Finlandia, 2015 (cfr. http://www.elgpn.eu/publications/browse-by-language/english/elgpn-concept-note-no.-6-early-school-leaving-and-lifelong-guidance/).
Commissione europea, Piloting Youth Guarantee - partnerships on the ground, Case study: Helping at-risk youth to prepare and guide them into positive post-school outcomes, Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, Lussemburgo, 2015.
Commissione europea/EACEA/Eurydice/Cedefop, Tackling Early Leaving from Education and Training in Europe: Strategies, Policies and Measures, Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, Lussemburgo, 2014.
Nouwen, W., Clycq, N., Braspenningx, M., e Timmerman, C., Cross-case Analyses of School-based Prevention and Intervention Measures, Project Paper 6, progetto RESl.eu, Centro per la migrazione e gli studi interculturali, Università di Anversa, 2016.
Cedefop, Stronger VET for better lives: Cedefop's monitoring report on vocational education and training policies 2010-14, Cedefop Reference Series, n. 98, Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, Lussemburgo, 2015.
Elffers, L.,The transition to post-secondary vocational education: Students' entrance, experiences, and attainment, Ipskamp Drukkers, Enschede, 2011.
Van Praag, L., Nouwen, W., Van Caudenberg, R., Clycq, N. e Timmerman, C., Cross-case Analysis of Measures in Alternative Learning Pathways, Centro per la migrazione e gli studi interculturali, Università di Anversa, 2016.